Ieri sia Grillo che Renzi hanno tenuto due comizi per la campagna elettorale in vista del voto per le europee di domenica 25 maggio. Non hanno esitato a litigare su Berlinguer. Mentre Grillo da Milano, a Piazza del Duomo, ha detto: “Enrico è con noi”, alludendo a Berlinguer, il premier da Pizza del Popolo gli ha risposto: “Sciacquati la bocca”. Intanto Berlusconi era impegnato nel comizio a Palazzo dei congressi, all’Eur.
Prima del comizio Renzi è intervenuto su Radio anch’io e ha contemplato la possibilità di tornare a casa: «Il rischio è che qualcuno in Parlamento provi a bloccare le riforme. Penso che l’Italia possa diventare la guida dell’Europa e che abbia un futuro straordinario. Se non mi fanno fare le riforme, allora sì che è fallito il mio progetto e che vado a casa».
Intanto Renzi, alludendo alla “gloriosa repubblica Romana” del 1848-1849, in Piazza del Popolo ha ricordato che il sogno europeo è nato da li, proprio da quella piazza. Poi ha attaccato Grillo: «Grillo a Firenze ha citato Berlinguer. Giù le mani da nomi che non appartengono a chi non ha neanche la titolarità di pronunciarli. Non si mette nella stessa frase la parola `Io sono oltre Hitler´ e poi Berlinguer. Sciacquatevi la bocca, sciacquatevi la bocca, sciacquatevi la bocca».
Berlusconi a Roma afferma che se dovesse vincere Grillo, «c’è il rischio di disordini inquietanti». Non sappiamo cosa potrebbe accadere. Già durante il comizio tenuto all’Eur, Berlusconi aveva detto che Grillo gioca con la disperazione della gente. Poi ha affermato che Renzi lo ha deluso e, in risposta agli 80 euro al mese, ha aggiunto: «Prendo l’impegno solenne di garantire a tutti i pensionati una pensione di mille euro al mese, da fare ai primi Consigli dei ministri. Il provvedimento verrà esteso anche alle casalinghe».
Ma il comizio che ha sbancato tutto è stato quello di Grillo che ormai da settimane registra piazze piene, prima a Torino, poi a Pescara, ieri a Milano e oggi si attende il comizio conclusivo di Roma, proprio a Piazza del Popolo dove ieri ha parlato Renzi. Ad introdurre Grillo è stato Dario Fo, premio nobel per la letteratura, il quale ha detto: «Fate paura, questo movimento comincia a far paura». Beppe Grillo ha poi aggiunto in risposta alle accuse di tendenze dittatoriali espresse dall’ex premier Berlusconi: «Abbiamo già vinto ma non abbiamo bisogno di vendetta. Quella che noi esprimiamo è rabbia buona. Quando li manderemo a casa, li accompagneremo con una carezza e diremo loro: vieni, è finita».
L’appello conclusivo di Silvio Berlusconi: «Agli italiani io chiedo: affidereste i vostri risparmi a Renzi che aumenta sempre le tasse, a Grillo che prima faceva ridere e ora fa solo paura? Oppure le affidereste a Berlusconi, che è un imprenditore che ha fondato la prima tv commerciale in Europa e ha fatto diventare il Milan una grande squadra e ha governato il Paese?».
